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YIN YOGA

Oggi lo yoga più praticato in Occidente è lo stile hatha, parola sanscrita che significa forza, vigore. L'hatha yoga è variamente declinato in diversi stili attivi e dinamici – Ashtanga, Vinyasa, Iyengar, Power, Bikram, Anusara, e via dicendo - tutti accomunati da un approccio fisico, più o meno intenso, che in genere lavorano solo su metà del nostro corpo, la metà muscolare, i tessuti yang, usando movimenti ritmici e ripetitivi.
Ma oltre ai muscoli il corpo è costituito da legamenti, articolazioni, reti fasciali : tessuti yin più profondi, che pure richiedono di essere esercitati, perchè importanti quanto i muscoli per la salute e la vitalità del corpo.
Lo Yin Yoga ci permette di lavorare sull'altra metà, i tessuti yin; è concepito proprio per esercitare i legamenti e riacquistare spazio e forza nelle articolazioni.
Come nella vita c'è un aspetto yin e un aspetto yang, così c'è un modo yin un modo yang di praticare. Yin è abbandonarsi, permettere e nutrire. Rispetto agli altri stili di yoga quello che si fa è in parte diverso, ma come lo si fa è la differenza principale.
 
Chi pratica yoga sa bene che anche negli stili di tipo hatha  sono incorporati asana statici, di allungamento e recupero, che vengono mantenuti per un certo tempo.   Anche se viene posta più enfasi su posizioni yang, quelle yin non sono nuove e non sono nemmeno confinate alle pratiche yoga: nel corso dei secoli atleti, danzatori, ginnasti hanno usato sollecitazioni mantenute a lungo negli allenamenti per migliorare la loro mobilità
D’altra parte lo yoga delle origini, quello descritto negli Yoga Sutra di Patanjali, era  una disciplina psichica e spirituale che aveva come fine ultimo la liberazione, e gli asana erano solo un aspetto della pratica, e non il principale, tanto che vengono menzionati solo marginalmente come posizioni “stabili e confortevoli”, vale a dire di tipo Yin. 

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Lo Yin Yoga fu ispirato dall'esperto di arti marziali e insegnante di yoga taoista Paulie Zink alla fine degli anni Settanta. Come pratica a sé stante, invece, questo stile nasce negli anni Novanta, grazie a Paul Grilley che ideò una lezione interamente dedicata allo Yin Yoga, estraendo le posizioni yin da una lezione di yoga generica, fondando lo Yin Yoga come lo conosciamo oggi. Sarah Powers e Bernie Clark sono fra gli insegnanti che più hanno contribuito a diffonderlo e a renderlo popolare in tutto il mondo, apprezzato per la sua capacità di promuovere la flessibilità, la forza e l’equilibrio, nonché per i suoi benefici per la salute mentale e fisica.

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PRATICA E BENEFICI

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Lo Yin Yoga è uno stile lento e rilassante che concentra il lavoro sui tessuti connettivi del corpo: legamenti, tendini, fasce, applicando uno stress moderato, con l'obiettivo di aumentare la circolazione nelle articolazioni e migliorare la flessibilità. 
Si pratica senza sollecitare attivamente la muscolatura e senza riscaldamento preliminare, in quanto è necessario che i muscoli non siano caldi, per un maggiore effetto della pratica. 
Gli asana vengono assunti fino a dove le caratteristiche anatomiche di ciascuno lo consentono, e vengono mantenuti per un certo tempo, per dare al corpo il tempo necessario per entrare nella  posizione. 
Per consentire agli strati profondi di allungarsi maggiormente durante gli esercizi, la colonna vertebrale non dovrebbe essere mai eretta. 
La maggior parte degli asana si svolgono da seduti o da sdraiati sul tappetino, perciò si usa un  numero contenuto  di posizioni. 
Durante la pratica si utilizzano abitualmente i props: cuscini, bolster, coperte, blocchi e cinture Yoga.
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Lo Yin è uno stile molto tranquillo e meditativo, si focalizza sull’auto osservazione e l’ascolto. Quando si assume una posizione, si lasciano andare tutte le distrazioni e si porta l’attenzione in modo particolare nel momento presente, senza alcun giudizio. Così si sviluppa la capacità di sentire il movimento nel non-movimento, di percepire le sensazioni del corpo o le emozioni che emergono, nonché di entrare in contatto profondo con il respiro, con la mente e con il cuore.
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Una postura Yin Yoga inizia con una fase di accomodamento nella postura alla giusta intensità, cioè fino a quando non si inizia ad avvertire chiaramente l’allungamento, concentrandosi sul respiro e sulle sensazioni del corpo. Seguono distensione e immobilità: il corpo inizia a rilassarsi, senza forzare la postura, si permette agli strati più profondi del corpo di allungarsi naturalmente. Quando si percepisce di  aver raggiunto il proprio “limite”, ci si ferma e si sta, nella più completa e totale immobilità. Terminato il tempo di tenuta della posizione c’è il rilascio, l’uscita dalla postura, che deve avvenire in modo molto lento e delicato. Rimanere, poi, in una posizione di riposo per un breve periodo di tempo consentirà al  corpo di assorbire i benefici della pratica.

Nel complesso questa pratica regala enormi vantaggi per il benessere fisico ed emotivo: 

• Aumenta la flessibilità e fortifica il corpo 

• Migliora la postura 

• Contribuisce al benessere delle articolazioni, di tendini e legamenti 

• Induce il rilascio miofasciale. 

• Migliora la circolazione in tutto il corpo 

• Stimola il Sistema Nervoso Parasimpatico e promuove uno stato di calma interiore 

• Aumenta la concentrazione e la consapevolezza 

• Aiuta a ridurre il dolore cronico

Prima di iniziare qualsiasi pratica yoga, consulta il tuo medico 
e assicurati di essere in grado di poterla eseguire in sicurezza. 
Pratica con intenzione e attenzione

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